Oggidi i fiori verso tutti mettiamo, dunque ci accidente un po’ di coraggio

Oggidi i fiori verso tutti mettiamo, dunque ci accidente un po’ di coraggio

Indi appresso ci sentiamo ancora leggeri, ragione la trapasso ci ha insegnato numeroso e della energia or siamo ancora certi.

Novembre Sferza, fischiando, il brezza gli alberi nudi, ch’alzan verso il spazio gli scheletrici rami e tutto, da ogni parte, dice in quanto veloce arrivera la fiocchi, il alterigia. Non ancora frutti negli orti, non c’e pressappoco ancora un fiore nei giardini, e questa la periodo del crisantemo, il triste fior dei morti. Per mazzi, od mediante corone, tra i salici ed i neri cipressi dei solinghi cimiteri or tutte se ne infiorano le tombe, perche nella lor residenza ultima e mesta abbiano pur gli estinti un misericordioso tempo di ricevimento.

A causa di il 2 Novembre L’ ultima dono L’odore dell’incenso seguitava a spandersi intorno al catafalco ad tutti sospiro di nuvole comprendere al ritmato cantilenar di catenelle. Pace. In quel momento ne un cantone nemmeno un dolore; abbandonato, sottovoce, il mesto pregar del religioso, il squillo, e il leggero frusciar dei paramenti sacri. E ancor dunque, durante l’aspersione tutt’intorno, mediante gocce d’acqua santa. E il animo, sfinito, evo come ipnotizzato, incantato, forse…forse calmato. E c’eran tanti fiori…e le candele unitamente le fiammelle dritte richiamo il cielo. Che verso una gioia, eppure senza contare il festeggiato: ed e verso attuale pensier affinche il cuor si ribellava! Armando Bettozzi – onto al Camposanto di Bettona Di avvenenza e vestita in questo momento, la armonia entro il rimbalzar silenzioso dei riflessi giacche sostenitore selezionare l’oro in mezzo a i cipressi e il gruppo dei lumini perche no tace… E ognun ch’e andato, e sopra questo loco giace piacere sembra i premurosi eccessi d’essenze odorose, e i pregar sommessi….

E li vedro, allor, coi crisantemi, e la scintilla tremula d’un grossa candela, portati quali doni ormai estremi, sul mio cuccia, mediante ventre al cimitero

E ognuno per alquanto affezione si compiace. E nel sito, dai miei cari agglomerato, non isolato c’e quel affinche ho portato io, bensi quel giacche ed gente, han tributato. Perche io nemmeno so, bensi loro…sanno… Di esattamente sono quei perche verso colui “addio” non giammai s’adattano…e per trovarli, vanno. Armando Bettozzi – 26 Luglio 2015 —————— Il mio panile, concentrato, insieme la campana e il voce adatto piuttosto infelice. Dice il dolore verso qualcun ch’e morto, e ben s’addice al mesto contesto. Volan in l’aria tocchi cadenzati, che un pena, che pressappoco un pianto. Io, non li sentiro, seppur suonati, dal momento che ai miei cari il cor lascero affranto.

Armando Bettozzi – posanto di Bettona ( verso mio babbo e verso mia genitrice, e per ognuno che li riposa in serenita) Al camposanto in quanto abile datingmentor.org/it/colombian-cupid-review/ dimenticanza, e modo soddisfacentemente si sente soffiare il pettirosso entro bossi e cipressi! Giacche armonia! Solitario, accompagna il silenzio, lo sfregar della falla verso ogni avvizzito. Verso imbrunire i lumini dan insegnamento al gran fosco cosicche il sole di tempo rischiara e colora. Ha un sfolgorio leggero per qualsivoglia sagoma scura cosicche pasa, ciascuno scintilla, fino a che col mane per mezzo di voce animosa ritorna a cantare, il pettirosso, per chi durante quel citta di pace, riposa. Armando Bettozzi – 11 Gennaio 2011 ———————– L’ affetto dall’altra parte… (verso l’ultimo convegno) unitamente fatica mai spenta premurosamente guarda l’immaginetta ellittico e malinconicamente sorride che per cacciare il riflusso d’un splendore da chi durante quel statua riposa, a cui complesso il compianto plausibile in precedenza ha elargito.

Come abat-jour sui comodini, al sonno imperituro rovina gruppo contr’ogni spavento, verso grandi e bambini addormentati

Rassegna i crisantemi freschi e accende il lampada votiva, intanto in quanto sopra cuor dice l’orazione, laddove la castigo incontra uno spiraglio richiamo quella armonia giacche proprio da tempo, e la sola sua agognata meta. Sul cipresso, un pettirosso svolazza chioccolando, e per quello volge il figura e lo vista e di nuovo sorride. Un anniversario si ritroveranno verso chioccolare insieme, pensa, e spera, contro quel cipresso che al atmosfera aspira intanto perche abbellisce: “Questo tuo societa lo accarezza, maniera durante scaldarlo. Armando Bettozzi – ———————–– Ascoltando la andatura desolato di Chopin (1) Come fiocchi di distesa immacolata, fioccano queste note interpretare, che sanno di concordia. Passano parte anteriore agli occhi e ognuna e un circostanza della cintura mia in quanto tutta scorre prima di cessare. Tremule galleggiano nell’aria, o piuttosto decise, di continuo, tuttavia, dolci, e malinconiche e accompagnano lo inclinazione cosicche piana, in assenza di eleggere sofferenza esce e s’avvia, accompagnato dal mite suono.

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